Acqua calda sanitaria: come produrla in modo sostenibile
Perché l’ACS è così importante? Quali sono le soluzioni migliori per garantire un’alta efficienza energetica ed eco-sostenibilità senza eccessivi consumi?
La sigla ACS sta per “acqua calda sanitaria”, cioè quella che utilizziamo per gli usi domestici e per l’igiene personale, a differenza dell’acqua impiegata nei sistemi di riscaldamento degli ambienti domestici e non. Le soluzioni per produrre acqua calda sanitaria (ACS) hanno visto un decisivo miglioramento in termini di sviluppo tecnologico, diventando sempre più efficienti e rispettose dell’ambiente.
In questo articolo vediamo insieme perché l’ACS è così importante e quali sono le soluzioni migliori per garantire un’alta efficienza energetica e nel rispetto dell’ambiente.
ACS: che cos’è?
Con la sigla ACS viene specificata una tipologia di acqua riscaldata che viene impiegata specificatamente per l’igiene personale e per gli usi domestici. Infatti l’acqua calda che utilizziamo per cucinare o per lavarci non è la stessa che viene impiegata per il sistema di riscaldamento dei radiatori o degli impianti a pavimento utili al riscaldamento degli ambienti.
Specialmente nell’ambiente domestico, l’acqua calda sanitaria è di primaria importanza. Una produzione efficiente ci permette infatti di utilizzare i principali servizi sanitari domestici in serenità e con il maggior comfort possibile. Scegliendo un sistema di produzione efficiente, oltre a tutelare l’ambiente, possiamo anche risparmiare sui costi energetici.
Come viene prodotta l’ACS
Per far fronte al fabbisogno medio giornaliero di acqua calda sanitaria – circa 50-70 litri a persona – esistono diverse soluzioni in base alle specifiche necessità.
Attraverso i sistemi di riscaldamento istantaneo, ideali per le utenze domestiche autonome, la produzione di acqua calda sanitaria è strettamente legata al momento dell’utilizzo. Ad esempio le caldaie a gas o a condensazione vengono utilizzate sia per la produzione di acqua calda sanitaria che per il riscaldamento degli ambienti domestici.
Il riscaldamento istantaneo può sembrare più comodo, dato che utilizza un solo sistema sia per l’acqua calda che per gli ambienti, ma ha degli svantaggi. Gli impianti infatti richiedono una manutenzione continua e impiegano un grande quantitativo di energia per funzionare, quindi sono poco sostenibili e scarsamente efficienti.
In alternativa o in combinazione alla produzione istantanea, l’acqua ad uso sanitario può essere riscaldata ed accumulata in un serbatoio (boiler), in modo da poter essere rilasciata quando serve. Alcune soluzioni non richiedono l’utilizzo di combustibili fossili, come metano, GPL o propano, e sono principalmente utilizzate dalle utenze il cui sistema di riscaldamento dell’acqua è centralizzato e dunque non autonomo.
È il caso dello scaldabagno, o scalda-acqua, elettrico che trattiene l’acqua calda all’interno di un serbatoio e la mantiene a temperatura costante grazie a una resistenza elettrica in rame. Questa è probabilmente la soluzione più economica ma anche la meno efficiente, in quanto l’utilizzo comporta elevati consumi di energia elettrica.
Vuoi sapere di più sull’efficienza energetica? Leggi l’articolo Efficienza energetica: cos’è e come migliorarla
Acqua calda sanitaria: le soluzioni sostenibili ed efficienti
La moderna tecnologia ci permette di utilizzare soluzioni ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale, contenendo i consumi.
L’impianto solare termico o termodinamico, ad esempio, sfrutta l’energia solare per il riscaldamento dell’acqua attraverso i pannelli solari.
In questo sistema, i raggi solari riscaldano un liquido situato all’interno dei pannelli solari: questo speciale fluido trasferisce il calore assorbito dal sole a un serbatoio di accumulo d’acqua. L’acqua stoccata può essere utilizzata in base al bisogno, permettendo un importante risparmio energetico rispetto al sistema di riscaldamento istantaneo.
Purtroppo l’energia solare non è sempre disponibile e per poterla sfruttare al massimo sono necessarie un’ottima esposizione e una buona progettazione del sistema. Per questo motivo l’impianto solare dovrà probabilmente essere abbinato a un altro generatore di energia.
La pompa di calore ad alta temperatura può essere dotata di un serbatoio di accumulo specifico per la produzione di acqua calda sanitaria.
La pompa di calore idrotermica utilizza l’acqua di falda, naturalmente presente nel terreno, per riscaldarla elettricamente, fornendo riscaldamento indipendente e acqua calda sanitaria.
In altre parole grazie al serbatoio integrato alla pompa di calore, con un unico sistema potrai produrre acqua calda sia per il riscaldamento domestico che per l’uso sanitario (ACS).
Grazie alla tecnologia della pompa di calore ad alta temperatura si può dunque, allo stesso tempo, scaldare casa e produrre acqua calda ad uso sanitario. L’efficienza di questo sistema di riscaldamento garantisce:
- Sostenibilità. Non ci sono processi di combustione, dunque vengono azzerate le emissioni inquinanti.
- Bassi consumi energetici. Ad esempio la pompa di calore ha una resa mediamente 3 volte superiore allo scalda-acqua elettrico per la produzione di acqua calda sanitaria, permettendo un risparmio fino al 75% in bolletta.
- Efficienza. La pompa di calore garantisce una produzione continua e in ogni circostanza rispetto al solare termico: l’acqua di falda infatti è a temperatura pressoché costante in tutte le stagioni.
Acqua calda sanitaria con le soluzioni TEON
La pompa di calore Teon ad alta efficienza e ad alta temperatura può essere abbinata a un boiler di accumulo per immagazzinare energia termica quando è più conveniente produrla, oppure per avere una riserva di acqua calda sanitaria sempre a disposizione.
Ovviamente il circuito di riscaldamento domestico e quello per scaldare l’accumulo sono separati. Nei mesi estivi, infatti, la pompa di calore scalderà solamente l’accumulo destinato all’uso sanitario, consumando solamente l’energia necessaria, mentre il circuito di riscaldamento rimarrà chiuso.
Se poi la pompa di calore Teon viene abbinata a un impianto fotovoltaico, questa può essere alimentata con l’elettricità prodotta dai pannelli ottenendo così un impianto al 100% energicamente autosufficiente.
La pompa di calore Teon rappresenta una soluzione per il riscaldamento dell’acqua a uso sanitario che garantisce un’alta efficienza a un consumo energetico minore rispetto alle alternative senza gas. Un normale scaldabagno elettrico impiega 1 kWh di energia elettrica per produrre circa 0,9 kWh termici. Con la stessa energia, la pompa di calore Teon è in grado di produrre più di 4 kWh termici.
Vuoi scoprire di più sulla pompa di calore Teon? leggi l’articolo La pompa di calore ad alta temperatura Teon
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Se scegli la pompa di calore Teon, la tua casa potrà beneficiare di una soluzione energetica completamente autosufficiente ed eco-sostenibile per il riscaldamento e la produzione di acqua calda ad uso sanitario.