Inquinamento domestico: le 10 regole per combatterlo
Lo smog ci insegue ovunque, non solo nelle trafficate strade dei centri urbani: per questo si parla di inquinamento domestico. Molti studi dichiarano che gli ambienti chiusi come case, uffici e scuole possono essere perfino più inquinati delle aree all’aria aperta, complice il ristagno delle polveri sottili negli ambienti riparati. Ecco una guida per imparare a difendersi e rendere l’aria in casa più… Respirabile!
Polveri sottili: il 95% è nascosto in casa
Chi l’avrebbe mai detto? Il luogo in cui ci sentiamo più tranquilli, al riparo dalle minacce può essere in realtà più pericoloso delle strade delle città. Secondo uno studio dell’Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili (ANTER), il 95% degli inquinanti che respiriamo si trova all’interno della nostra abitazione. Si parla infatti di inquinamento indoor, o inquinamento domestico, proprio a voler ribaltare la concezione classica che vede le aree aperte come maggiori fonti di esposizione allo smog.
La percentuale è giustificata dal fatto che passiamo la maggior parte del nostro tempo in edifici chiusi, ma allo stesso modo fa riflettere il fatto che questi non siano schermati dagli agenti inquinanti prodotti all’esterno. Inoltre, alcuni oggetti che abbiamo o che utilizziamo in casa possono essere all’origine della produzione delle polveri sottili, materiale pulviscolare da cui è composto l’inquinamento atmosferico.
Sai cosa sono le polveri sottili? Leggi l’articolo Cosa sono le polveri sottili e cosa le produceInquinanti prodotti in casa
Come abbiamo accennato, se una parte dell’inquinamento domestico proviene dall’esterno, altri tipi agenti possono essere prodotti direttamente in casa. Ecco quindi un elenco di oggetti e pratiche che possono peggiorare notevolmente la qualità dell’aria nell’ambiente domestico.
- Alcuni mobili o arredi domestici possono essere stati trattati con lacche, vernici e rivestimenti protettivi composti da solventi. Alcuni di questi materiali sono volatili e possono continuare a emettere sostanze nocive anche anni dopo essere stati acquistati.
- La combustione produce polveri sottili e agenti inquinanti: quindi è sconsigliabile fumare in casa e utilizzare candele o stufe per non aumentare la quantità di smog in casa. Insomma tutto ciò che brucia produce inquinamento.
- Detersivi e detergenti a uso domestico hanno una composizione chimica che può liberare benzene e altre sostanze dannose per la nostra salute.
- A queste sostanze di origine antropica si aggiungono quelle naturali, come acari, polvere e muffe, che proliferano in tappeti, tessuti, tende e moquette.
Tutti questi fattori possono contribuire a causare un netto peggioramento della qualità dell’aria domestica, quella che respiriamo per più ore al giorno. Così rischiamo di doverci tutelare più quando siamo in casa che quando siamo fuori: la presenza di inquinanti negli ambienti piccoli e chiusi può essere ancora più rischiosa che negli spazi aperti e molti sono gli studi che trovano una correlazione tra l’inquinamento domestico e diversi tipi di disturbi.
Building Related Illness (BRI): le malattie associate agli edifici
I sospetti dell’impatto che l’inquinamento domestico può avere sulla nostra salute sono infine convogliati in un progetto europeo si è concentrato sullo studio della qualità dell’aria indoor. Il ministero della salute fa notare come anche istituti italiani abbiano preso parte in questo progetto volto a identificare le patologie correlate alla qualità dell’aria negli ambienti chiusi e a promuovere strategie volte a ridurre l’impatto di questi disturbi.
Ti interessa questo argomento? leggi l’articolo del ministero della saluteMa ci sono alcune accortezze che possiamo adottare per migliorare la qualità dell’aria negli ambienti di casa e ridurre l’inquinamento domestico.
I consigli per migliorare la qualità dell’aria in casa
Ecco quindi 10 consigli per limitare l’inquinamento domestico non solo in casa, ma anche in ufficio e in generale in tutti gli ambienti chiusi:
- Cambia spesso l’aria in casa, almeno ogni 4 ore. Ma soprattutto appena dopo aver utilizzato prodotti chimici o dopo aver cucinato. Per far circolare aria in casa scegli le fasce orarie meno trafficate se abiti in città
- Utilizza mobili con finiture naturali. Questo tipo di finiture non rilasciano sostanze chimiche nell’ambiente, aumentando l’inquinamento domestico.
- Cambia i filtri di condizionatori e aspirapolvere. Queste componenti vanno cambiate regolarmente perché il loro utilizzo è proprio quello di trattenere le impurità.
- Pulisci regolarmente tappeti e tende e lava le lenzuola a 60 gradi. Questi tessuti sono particolarmente esposti all’attacco di batteri e acari.
- Preferisci detergenti ecologici e naturali: bicarbonato, aceto e acqua bollente spesso sono sufficienti a pulire e a rimuovere i batteri
- Controlla la cappa in cucina e tutti gli altri sistemi di ricircolo d’aria, devono essere sempre puliti per evitare il ristagno di sostanze inquinanti
- Utilizza le piante in casa. Alcune piante sono in grado di fare da filtro per gli inquinanti, purificando l’ambiente. A nostro avviso le migliori per questo utilizzo sono il Ficus, la Dracena e la Sansevieria.
- Cambia i vecchi elettrodomestici. Gli elettrodomestici di classe superiore assicurano emissioni quasi nulle, sono più prestanti e garantiscono un risparmio energetico.
- Fai controllare periodicamente sistemi di riscaldamento e di raffrescamento. La manutenzione di questi apparecchi è fondamentale per la qualità dell’aria.
- Sostituire il fornello tradizionale con un fornello elettrico a piastre e la vecchia caldaia con una moderna pompa di calore.
Osservare anche solo una parte di queste semplici regole può assicurarti una qualità dell’aria di gran lunga migliore, diminuendo l’inquinamento domestico. La tua casa e la tua salute ringrazieranno!